mercoledì 22 aprile 2009

E bravo il nostro MERDATTI!!!!!!!!





Premessa doverosa: sono assolutamente contro il razzismo in qualsiasi sua forma ed espressione. CONTRO, senza se e senza ma: chiunque mi conosce bene potrebbe confermarlo!!!

Detto ciò, ecco il pensiero di questa (purtroppo) influente persona (?):


"Una cosa terribile. Fossi stato a Torino sarei sceso in campo e avrei ritirato la squadra"...."non è una questione di sdegno, quello a cui ho assistito è inaudito. Sono arrabbiato e sto a fianco di Mario. Era chiarissimo, i cori non partivano da un singolo settore, davanti alla televisione minuto dopo minuto mi aspettavo che l' arbitro facesse qualcosa. La cosa terribile era il coinvolgimento di tutto lo stadio, una cosa fatta con l' orgoglio di farlo, contro Mario"....."Mi aspetto le scuse della Federazione e della Juventus. Non all'Inter o al suo presidente, ma direttamente al ragazzo, a Balotelli. Ripeto, che nessuno abbia sentito la necessità di avvicinarlo a gara finita, chiedere scusa, mettersi al suo fianco, è inconcepibile."
(Fonte: La Repubblica - 20/04/09)


Beh, niente di strano. Anzi anche giusto difendere il proprio giocatore da ciò che è accaduto, indignarsi per frasi offensive e ripetute.... ma 3 anni fa, il presidente degli Onesti, non era lo stesso???


Striscioni e cori, tutti contro Zoro Moratti: «Non si parli di razzismo»

MILANO - C' è chi parla di razzismo, chi si limita a definirli insulti. Il dibattito è aperto. Nel mirino sempre lui: Marc Zoro, il giocatore ivoriano che nella gara di andata minacciò di abbandonare il campo per i cori a sfondo razziale di un gruppo di teppisti. L'attacco al difensore del Messina è cominciato durante il riscaldamento, ed è proseguito per tutti i novanta minuti. «Vaff.. Zoro», cantato senza tregua. Passato nella quasi totale indifferenza del pubblico degli altri settori per tutto il primo tempo, fino a quando si è oltrepassata la misura e si sono alzati fischi sempre più sonori e un inequivocabile «Buffoni, buffoni». San Siro si è spaccato. E a un certo punto, ai boati che arrivavano dalla Nord a ogni tocco di palla di Zoro, si sono contrapposti gli applausi della parte sana del tifo nerazzurro. Striscione senza alcun dubbio razzista: «Noccioline e banane la paga dell' infame». Striscione vendicativo: «Ti sei fatto pubblicità sulla pelle degli ultrà». A fine gara Zoro è scosso, ma il suo pensiero è lucidissimo: «Se fossi in loro mi vergognerei, mi hanno insultato per tutta la partita. Spero che la Fifa prenda dei provvedimenti, le norme antirazzismo varate di recente in questo senso sono molto chiare. Fortunatamente le persone perbene si sono ribellate a questi indegni cori». Il presidente del Messina, Pietro Franza, è critico verso l' arbitro Rodomonti: «Speravo che facesse qualcosa, che interrompesse la partita».
Massimo Moratti è deluso. L' azionista di maggioranza ci tiene a sottolineare un concetto molto importante: «In questo caso il razzismo non c' entra, è stata soltanto una manifestazione di stupidità da parte di un gruppo che pensa di essere stato ingiustamente danneggiato per quello che accadde nella gara di andata. Per questo motivo non temo assolutamente la squalifica del campo. Gli ultrà ce l' avevano con la persona».
Moratti non ci sta quando dallo studio di Sky mettono in relazione l' idiozia di alcuni ultrà con la morte del piccolo Tommaso: «Non si può fare del moralismo su certe cose, quello che avete detto non c' entra nulla. E non credo che ci si debba vergognare di nulla, stiamo parlando di un atteggiamento stupido, se volete anche incivile, ma è spaventoso mettere in relazione un fatto del genere con l' omicidio di un bambino. Io quindi non farei un dramma per i cori degli ultrà, anche perché poi c'è stata una forte reazione di una buona parte del pubblico che non era d' accordo con la curva».
(Fonte: Corriere della Sera - 02/04/06)

(Ho messo l'articolo completo apparso sul giornale perchè sono passati 3 anni)

Complimenti Moratti, sei un grande!!!!!!! MA VERGOGNATI ANCORA UNA VOLTA........

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Edit del Califfo :
All'interno news sul processo di Napoli di ieri. Tratte dal Forum j1897 




4 commenti:

Califfo ha detto...

-COMUNICATO DIRETTIVO DRUGHI BIANCONERI --


Era già tutto scritto ed immaginavamo che finisse così: Juve Lecce si disputerà a porte chiuse.
La nostra nazione è afflitta da mille problemi, ben più gravi di qualche coro in uno stadio, ma in questo caso bisognava dare una lezione di efficenza. Il messaggio è chiaro: saremo inflessibili con chiunque. Il fatto è che proprio quel "chiunque" stona in questo contesto.
Da anni, in quasi tutti gli stadi, veniamo accolti al grido di LIVERPOOL LIVERPOOL, in altri le canzoncine sull'Heysel sono la norma, il nome di Gaetano Scirea viene tirato fuori in tutte le salse, ultimamente molto gettonati, in termini di scherno sono i nomi di Riccardo ed Alessio. Pessotto si è salvato, ma anche su di lui i coretti sono molto numerosi. Vi risulta che la stampa si sia mai indignata per questo? Un nostro giocatore, parecchi anni fa, morì di leucemia: Fortunato ve lo ricordate? E rammentate anche gli striscioni ed i cori di certe curve? Anche lì è passato tutto sotto silenzio.
Ora invece la mannaia della giustizia deve abbattersi su di noi. Perchè?
Sabato sera, in campo, oltre al signor Barwuah, noi preferiamo chiamarlo così perchè questo è scritto sui suoi documenti, visto che il cognome Balotelli, almeno fino ad ora, è quello della famiglia che l'ha avuto in affido e non il suo, c'erano Muntari e poi Vieira: non ci sembra che loro siano stati oggetti di cori. Vi siete chiesti il perchè? Eppure anche loro sono di colore... La realtà è che il signor Barwuah si è reso protagonista di tutta una serie di gesti e comportamenti irriguardosi nei confronti del pubblico, non ultimo la sua entrata all'inizio del secondo tempo con due minuti di ritardo e con entrambe le squadre già schierate in attesa. In un mondo come quello del calcio, certi atteggiamenti da primadonna, se piacciono ai propri tifosi, sono particolarmente indigesti agli altri e questi sono i motivi principali dei cori contro di lui.
E' chiaro che per deconcentrare una persona psicologicamente debole, si cerca di colpirla dove soffre di più, in questo caso, per il signor Barwuah il colore della pelle unita alle sue origini, inteso come concepimento da parte di due genitori ghanesi, e non italiani, era un modo, da parte di tutto lo stadio, per tentare di innervosirlo e renderlo innocuo. Teniamo a ricordare che nelle nostre fila milita un certo Momo Sissoko, campione d'ebano che teniamo nel cuore e siamo orgogliosi che indossi la nostra Maglia. Questo per far capire che il razzismo non c'entra ma si è trattato solo di un modo, magari discutibile, di deconcentrare un avversario pericoloso.
Tra i 25mila che cantavano c'erano uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini ed anziani: tutti razzisti o semplici tifosi arrabbiati?
Se la Juventus F.C.ha deciso di chiedere scusa, non aspettatevi che lo facciamo anche noi.
Ci riteniamo offesi dal comportamento di questo signore che troppe pagnotte ancora dovrà mangiare prima di essere considerato un campione: non basta saper giocare a pallone se non si conoscono alcuni valori come il rispetto per l'avversario e per i tifosi avversari. Non si può chiedere rispetto quando per primi non lo si da. Non era possibile diffidare un intero stadio quindi si è optato per la soluzione radicale: si gioca a porte chiuse! Complimenti, se pensate che questa scelta porti a qualche risultato siete degli illusi: potete blindare uno stadio ma non potrete farlo per sempre. Avete chiuso gli spalti ma non la nostra voce ed i nostri pensieri. Insegnate prima l'educazione a chi va in campo, spiegategli cosa significhi il rispetto per gli altri, rendere onore all'avversario sconfitto, poi veniteci pure a fare le prediche. Noi siamo quelli che paghiamo il biglietto e rivendichiamo il diritto di tifare contro certi personaggi.
Oggi sappiamo che il signor Barwuah ha problemi psicologici: si curi, o se ne faccia una ragione. Il mondo è pieno di gente con le orecchie a sventola ed il naso grosso ma lavora lo stesso e risponde sul campo alle prese in giro. Non è colpa nostra se il signor Barwuah è nato in Italia da genitori non italiani, è stato abbandonato in tenera età e non ha propriamente la carnagione di uno svedese. Qualche psicologo gli spieghi che la vità è bella ugualmente.


drughi.com

chisarà ha detto...

è inutile perdere tempo a parlare degli onesti, io non sono razzista ma un giocatore come quello "lo farei bianco se fosse nero e nero se fosse bianco" di calci in cu...
per la sua strafottenza e comportamento in campo.

Califfo ha detto...

Sono pienamente daccordo.

Vedi che a volte si riesce di andare daccordo .

Mai visto un giocatore più antipatico, mi aupico il ritorno di Montero o di Mauro per garantirgli una carriera lunga hihihihihihi.

Califfo ha detto...

Quella di ieri al tribunale di Napoli è stata un'udienza apparentemente interlocutoria, dato che si dovevano discutere questioni procedurali, e cioè la richiesta di annullamento dell'ordinanza che aveva escluso le parti civili e i cosiddetti "mezzi di prova", e cioè l'elenco, da parte di Pubblico Ministero e avvocati difensori, di tutti gli elementi (testimonianze, intercettazioni, tabulati, documenti ufficiali, perizie ecc.) che intendono portare nel dibattimento per dimostrare, a seconda dei punti di vista, che gli imputati sono colpevoli o innocenti. E così è stato per la stampa ufficiale, come ad esempio Repubblica, che ha prodotto trafiletti insipidi. Però, per noi, probabilmente tra i pochi in Italia ancora interessati al punto di vista della difesa, non è stata una giornata così insignificante, tutt'altro. Diciamo subito che le parti civili si sono viste confermare definitivamente l'esclusione dal processo, e questo ovviamente non è stato scritto da nessuno. Ma, soprattutto, è passato del tutto sotto silenzio l'intervento dell'avvocato Prioreschi, che chiamato a indicare i "mezzi di prova" di cui intende avvalersi per difendere il mostro Luciano Moggi, ha detto cose che riteniamo molto interessanti, e che siamo convinti interessino molto a chi frequenta il nostro sito. Prima di tutto, nel sollevare eccezioni sull'utilizzabilità delle intercettazioni, ha fatto notare che per i tabulati delle Sim svizzere mancano le rogatorie internazionali (questione che va al di là dell'aspetto puramente formale, ne abbiamo già parlato qui). Inoltre, Prioreschi ha parlato di un elenco di tutte le intercettazioni contenute nel DVD della procura. Questo elenco, corredato di numero di telefono, data, durata e progressivo, consterebbe di ben 2.600 pagine, e riguarderebbe circa 171.000 telefonate. L'avvocato ne ha richiesto la trascrizione completa. E scorrendo l'elenco ha notato alcune curiose "anomalie". Riportiamo la parte più significativa del suo intervento: “Dall’esame della trascrizione integrale delle telefonate emergono delle anomalie: per alcuni numeri ci sono dei periodi, anche lunghi, una settimana, 10 giorni, 20 giorni, in cui sembrerebbe che questo telefono non abbia mai telefonato. Faccio uno dei tanti esempi: a pag. 1131, in relazione ad un certo numero, dal 5 al 26 novembre 2004 questo telefono non avrebbe mai effettuato chiamate, il che francamente a noi sembra strano. Un altro buco c’è a pagina 1160, un altro alla pagina 2194. Noi chiediamo che il Tribunale chieda al gestore di telefonia, Tim, Omnitel, Wind che sia, il tabulato di questi numeri di cui risultano mancanti le telefonate. Sa perché le dico questo, presidente? Perché noi abbiamo chiesto la trascrizione di alcune telefonate che Paolo Bergamo fa alla signora Fazi. In queste telefonate, Bergamo, sotto intercettazione da tempo, riferisce di alcune chiamate che avrebbe ricevuto da parte del presidente dell’Inter Moratti. Ci torneremo quando vedrete la trascrizione, lui dice ‘mi ha chiamato Moratti, mi ha parlato degli arbitri, delle designazioni’ e quant’altro. Ora, esaminando tutte le telefonate che abbiamo agli atti, noi ad esempio non troviamo queste telefonate di Moratti, e fanno riferimento anche ad alcune telefonate di Facchetti, che obiettivamente sono rilevanti per la difesa, perché sono comportamenti esattamente speculari a quelli di Moggi. Così come si informava Moratti delle designazioni arbitrali, si informava Moggi. Per Moggi è frode sportiva, associazione a delinquere, per Moratti, beato lui, non è nulla. Noi vorremmo capire come mai queste telefonate non sono negli atti. E questa vicenda, presidente, si collega ad un’altra che è capitolata nella lista testi e che ci sta particolarmente a cuore, e riguarda i testimoni dal 279 al 286, e cioè Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, Giuliano Tavaroli, Emanuele Cipriani, Carlo Buora, Fabio Ghioni, Alfredo Melloni e Roberto Preatoni. Si tratta dei famosi componenti del Tiger Team della Telecom, quelli che avrebbero fatto – ad eccezione, per carità, di Tronchetti Provera e Moratti - le intercettazioni abusive Telecom, per le quali dopodomani a Milano comincia l’udienza preliminare e Luciano Moggi è indicato come parte lesa. Questo perché, dagli atti di Milano che noi abbiamo già esaminato, emerge che su incarico dell’Inter, di cui Tronchetti Provera, proprietario della Telecom, era sponsor e vicepresidente, Luciano Moggi è stato pedinato, seguito, sono stati redatti dei dossier, e da quegli atti emerge un’ulteriore circostanza che è rilevante e interessante per la difesa e mi auguro anche per il tribunale, che quando Tavaroli, Cipriani, Ghioni e company, cioè gli spioni Telecom, seguivano Moggi in tutti i suoi spostamenti, sa con che tipo di SIM comunicavano tra di loro? Con delle SIM svizzere. Quello stesso gestore di SIM che si addebita a Luciano Moggi. Siccome, come vedrete, dietro l’attribuzione di queste SIM ci sono calcoli complicatissimi sul fatto che agganciano le celle di Torino dove stava Luciano Moggi, noi vorremmo capire, siccome è una questione di calcoli molto complessi, se le SIM che agganciavano le celle di Torino non erano quelle di Moggi, ma magari quelle di cui erano in possesso i suoi pedinatori. Insomma, ora i processi da seguire diventano due, uno a Napoli e uno a Milano. Prioreschi ha poi fatto un'altra significativa richiesta: Chiedo inoltre di accertare se Romeo Paparesta è stato mai iscritto nel registro degli indagati della procura di Napoli con riferimento a questo processo e di esaminare le motivazioni dell’archiviazione di Gianluca Paparesta, perché le motivazioni interessano a tutti noi per capire come si ragiona su certe posizioni e come su altre posizioni”. Quanto al pm Narducci, ha elencato i "mezzi di prova" dell'accusa, che comprendono le intercettazioni del campionato 2004-05, quelle dell'inchiesta che era stata archiviata a Torino, i tabulati delle famose SIM svizzere e slovene, sostenendo di poter dimostrare con certezza che appartenessero e fossero usate dagli imputati. Interessante il fatto che ha definito le utenze straniere "utili per integrare elementi" che non è stato possibile individuare nelle telefonate ascoltabili", ammettendo implicitamente che le sole intercettazioni diffuse nell'estate di Farsopoli e che tanto erano state pompate dai media non provavano un bel nulla. Porterà inoltre elementi che, a suo dire, proverebbero il sorteggio truccato (la famose palline e un testimone); altre intercettazioni (o meglio, files di telefonate contenuti in un cellulare) che riguardano la vicenda del dossier anti-Della Valle; fotografie e video di pedinamenti di imputati; atti della Figc sulle vicende Mozart-Reggina e Boudianski-Zeytulaev; allegati dell'informativa del novembre 2005 relative a griglie, sorteggi e designazioni arbitrali; relazioni degli osservatori arbitrali; atti della Figc seguiti a dichiarazioni di Cellino dopo un Cagliari - Juve; i verbali delle assemblee Figc e Lega del campionato 2004-05; le famose polizze INA-Assitalia stipulate dalla Juve. E per finire, ovviamente, gli atti della giustizia sportiva relativi ai processi di Farsopoli. Per le difese, oltre a Prioreschi, sono intervenuti, anche se più brevemente, gli avvocati di Ambrosino, Bergamo, Bertini, Ceniccola, Dattilo, Della Valle, Fabiani, Fazi, Foti, Gemignani, Lotito, Mazzini, Meani, Pairetto, Puglisi, Racalbuto, Scardina, Titomanlio. Interessanti le eccezioni sollevate dall'avvocato di Meani, che ha fatto notare che, quando venne intercettato, l'ex addetto agli arbitri milanista non era nemmeno ufficialmente indagato, dato che la sua iscrizione fra gli indagati è avvenuta solo l'11 maggio 2006, allo scoppiare di Farsopoli. La prossima udienza era prevista per il 28 aprile, ma siccome gli avvocati difensori hanno chiesto copia dei tabulati integrali forniti dai gestori di telefonia alla Procura, protestando il poco tempo per esaminarli, è stata rinviata al 5 maggio. Dobbiamo dire che quella data la preferiamo anche noi.

Un inquietante interrogativo si fa sempre più forte ed ineludibile: perchè quei misteriosi "buchi" nei tabulati forniti dal gestore di telefonia alla Procura? E perchè, guardacaso, mancano proprio le telefonate che Facchetti e Moratti (importante novità...finalmente spunta il nome del Verme...) facevano al designatore Bergamo? In questa direzione NON SI E' MAI VOLUTO INDAGARE. Ma ora c'è l'esplicita e ufficiale richiesta della difesa, vedremo cosa risponderà il giudice. Chissà se avremo mai una risposta...ma in questo auspicabile caso, sono sicuro che Moratti a la sua banda non potranno più far finta di nulla. Evidenze negate per troppo tempo...che alla fine tornano come spettri. Ciò che si nasconde sotto la neve, a primavera viene sempre fuori sotto i raggi del sole. Speriamo sia così anche stavolta